Il museo Guadagnucci

Nel 1675, a Marina di Massa, la famosa Villa Rinchiostra fu trasformata in una residenza signorile su iniziativa di Teresa Pamphili la quale commissionò all’architetto Alessandro Bergamini la trasformazione della struttura una residenza adibita a uso privato decorata con fiori e un profumato agrumeto. Dopo di lei, Alderano I, figlio di Teresa Pamphili trasformò nuovamente la villa in una residenza ancora più sontuosa tramite vialetti e statue di marmo dal gusto barocco. Successivamente la villa visse un periodo di degrado a causa dell’occupazione napoleonica di Massa e solo a metà dell’Ottocento, Carlo Lodovico di Borbone la riportò al suo splendore. 

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Villa Rinchiostra subì poi gravi danni a causa dei bombardamenti e in seguito al conflitto la residenza fu ricostruita seguendo il progetto originale.  Attualmente, la villa che in passato ha ospitato la biblioteca comunale, è la sede del Museo Guadagnucci il quale include collezioni di opere d’arte che illustrano la storia dell’artista che le ha realizzate e del marmo di Carrara. 

In occasione del centenario dell’artista Gigi Guadagnucci (Massa, 1915 – 2013) il Museo Gigi Guadagnucci ha aperto al pubblico nel 2015, a seguito della donazione di un significativo nucleo di opere dell’artista e della moglie al Comune di Massa nel 2012. Progettato dagli architetti Giuseppe Cannilla e Alberto Giuliani, ad oggi il museo ospita una selezione di 46 opere realizzate dall’artista tra il 1957 e il 2005, e che ne documentano l’intera carriera artistica, focalizzandosi sull’espressione della scultura e delle opere marmoree astratte e allo stesso tempo figurative. Si tratta di un virtuosismo del quale Guadagnucci è maestro, con cui riesce a lavorare il marmo e diversi materiali come la pietra calcarea, il travertino e l’onice. All’interno del museo le opere esposte affrontano una varietà di tematiche che riflettono la sensibilità dell’artista verso diversi ambiti: nei suoi lavori come Passaggio di Meteore del 1973, Arioso del 1966 sono infatti presenti riferimenti agli astri celesti, la natura e l’eros, tematica particolarmente vicina allo scrittore Jean Clair. Non mancano inoltre i riferimenti alla storia antica con l’opera Akhenaton del 1960, una moderna rivisitazione del faraone sposo di Nefertiti e padre di Tutankhamon. 

La decisione di Gigi Guadagnucci di scegliere la villa come sede del museo fu un passo significativo preso durante la sua vita. L’artista vedeva nell’apertura di un museo l’opportunità di trasformare la Villa Rinchiostra in un centro culturale dedicato alle arti contemporanee. La scelta rifletteva quindi la sua visione di creare uno spazio dove la sua produzione artistica potesse essere celebrata, osservata e studiata, oltre che essere un punto di riferimento per l’arte della regione. 

Oggi, il museo offre inoltre la possibilità di effettuare visite scolastiche. A questo proposito, il percorso di visita dello spazio Guadagnucci è progettato per permettere ai ragazzi e bambini, di esplorare e interagire con il museo attraverso i sensi e il proprio corpo. L’obiettivo principale è quello di fornire ai più giovani i strumenti adatti per comprendere la natura delle sculture. 

Durante il percorso, i bambini possono perciò vedere le opere di Gigi Guadagnucci, ed entrare in questo modo in diretto contatto con la materia e la forma dell’opera.